28 maggio 2016

La fotografia che ha fatto la storia Hipster

   Alexander Supertramp seduto davanti al suo autobus, soprannominato da lui "Magic Bus".

   
Questo è l'autoscatto più famoso di Christopher Johnson McCandless, viaggiatore statunitense che all'inizio degli anni novanta, dopo aver conseguito con ottimi voti una laurea alla Emory University, decise di intraprendere un viaggio solitario nell'Ovest Americano. Lasciò così senza alcun avviso la famiglia benestante e partì da solo sulla sua Datsun che abbandonò poco dopo (lasciandovi all'interno tutti i suoi beni e qualsiasi traccia della sua identità). 

Proseguì il viaggio in autostop e girovagò tra Stati Uniti e Messico settentrionale; trascorse gli ultimi 112 giorni della sua vita in Alaska dove abitò in un autobus abbandonato soprannominato da lui Magic Bus.
Durante tutto il suo viaggio Chris, che si era cambiato nome in Alexander Supertramp, scrisse diverse pagine di appunti in cui spiegava i motivi per cui aveva preso la drastica decisione di lasciare la società e in cui descrive il suo lungo viaggio all'interno della natura selvaggia. Venne ritrovato da due cacciatori all'interno del Magic Bus nell'agosto del '92  morto (pesava 30 kg) probabilmente di fame o intossicato. Assieme al suo cadavere furono trovati, oltre che diversi oggetti di cui si era servito per sopravvivere in Alaska, anche i suoi appunti, una macchina fotografica contenente questo autoscatto e alcuni libri di Tolstoj, London e Thoreau. La sua storia ha ispirato il libro "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer e il film di Sean Penn "Into the wild" (interpretato da Emile Hirsch con colonna sonora di Eddie Vedder). In seguito alla risonanza mediatica , il Magic Bus è diventato meta degli appassionati della storia di Alex e dei turisti estremi, ma nel gennaio del 2014 le autorità locali hanno optato per lo spostamento del veicolo in un punto più raggiungibile, dato il numero eccessivo di persone trovatesi in pericolo mentre tentavano di raggiungere il bus.


"L'essenza dello spirito dell'uomo sta nelle nuove esperienze..." 
Alexander Supertramp

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